DIETRO LE QUINTE DELLA VENDEMMIA

La vendemmia è probabilmente il momento più decisivo nel ciclo della viticoltura dato che in poche settimane si tirano le somme del duro lavoro di un anno. 

Infatti la condizione delle uve al momento della raccolta, rappresenta  un indicatore fondamentale per delineare la qualità del vino finale ed è proprio questa imprevedibilita’ a rendere la vendemmia particolarmente eccitante.

Di anno in anno, seppur coltivando i stessi vitigni nello stesso terroir, si hanno risultati lievemente o molto differenti ma mai uguali a seconda delle variazioni climatiche. I fattori principali del clima che influenzano la crescita della vite sono la temperatura, il sole, la pioggia e il vento. Le variabili elencate, a loro volta, possono provocare disagi importanti come la siccità, l’umidità o grandine che sono in grado di compromettere l’esito di un’annata intera.

L’ideale sarebbe un clima caldo con escursioni termiche serali decise, un vento presente ma non invadente e delle piogge saltuarie…insomma ci vorrebbe un po’ di tutto nelle giuste dosi ed è abbastanza complicato nella realtà. La natura dunque ha un ruolo determinante nella viticoltura e lo ha maggiormente nella produzione di vino biologico dove non sono permessi gli interventi chimici usati nella pratica convenzionale.

Lo sa bene Baglio Diar che sostenendo una produzione a regime biologico in una regione calda come la Sicilia deve seguire regole precise per ottenere buoni risultati.

Baglio Diar inizia la vendemmia già negli ultimi giorni di luglio raccogliendo prematuramente le uve bianche che sono utili a produrre vini che necessitano di un’alta acidità come il metodo charmat prodotto in azienda: Lumie.

Poi, per far arrivare in cantina un’uva sana a temperature basse, la giovane azienda di Marsala inizia la vendemmia non dopo le tre di notte e consegna il raccolto entro le nove di mattina. Inoltre, per mantenere un ritmo adeguato a fronte dei 120 ettari coltivati, Baglio Diar ha bisogno di portare in cantina almeno duecentocinquanta quintali di uva ogni giorno.

In cantina, allo stesso modo, si necessita altrettanta attenzione. L’uva va selezionata e subito lavorata per evitare temperature eccessive, l’ambiente e i macchinari devono avere una pulizia rigorosa per evitare la formazione di batteri che potrebbero causare danni, tutti i delicati passaggi prefermentativi del mosto devono essere completati e non possono essere lasciati in sospeso prima di considerare la giornata di lavoro conclusa.

Insomma per garantire una vendemmia di qualità, quantità e a regime biologico, Baglio Diar lavora intensamente dagli ultimi giorni di luglio alla fine di settembre.

L’annata 2021 in Italia è stata caratterizzata da condizioni metereologiche più estreme del solito con punte di caldo sopra i 40 gradi, piogge torrenziali e grandini devastanti. In Sicilia si è raggiunto il record europeo di quasi 49 gradi che ha messo in pericolo il livello di acidità e il grado zuccherino delle uve mentre in alcune regioni del nord la grandine ha danneggiato gravemente una considerevole superfice di vigneti.

Sicuramente, viste da fuori, certe condizioni sembrano proibitive ma dal punto di vista di un produttore tenace e appassionato al suo lavoro risultano solo più avvincenti. 

Seppur vero che le scuse sono per perdenti mentre i vincenti trovano soluzioni, effettivamente non si può avere la garanzia che ogni anno sia la miglior annata di sempre ma si deve provare l’orgoglio di aver valorizzato le materie prime a disposizione nel migliore dei modi.

Sarà un anno duro e impegnativo?

Beh…come quello passato e come il prossimo perché quando pretendi il massimo da te stesso e da chi è con te si annulla la percezione del limite e quello che conta è solo migliorarsi.