Gli ultimi dodici mesi sono stati per Baglio Diar un viaggio emozionante.
Quello che ci si chiede spesso è: il lavoro di un’azienda che opera nel mondo del vino è sempre lo stesso ogni anno? La risposta è assolutamente no.
La verità è che ogni anno porta con sé nuove sfide e opportunità e noi abbiamo affrontato questo 2023 con determinazione e audacia, guidati dalle richieste del mercato, ma anche dalla nostra passione per il vino.
È innegabile che il settore vinicolo abbia subito notevoli cambiamenti nell’ultimo periodo. Alcuni di essi dovuti a fattori climatici, come l’aumento delle temperature e una forte siccità che per un’azienda come la nostra, e per tutte quelle situate soprattutto nel sud Italia, si sono rivelate e continuano a rivelarsi delle belle sfide.
Altro aspetto da considerare è l’evoluzione nelle abitudini dei consumatori.
In particolare, il 2023 ha visto una diminuzione nel consumo del vino, una preferenza per i vitigni autoctoni, la sempre maggiore richiesta di valori alcolici più bassi e un interesse più marcato nei confronti del biologico e della sostenibilità. Abbiamo cercato di rispondere a queste tendenze riducendo il valore alcolico di alcuni nostri vini e abbiamo anche fatto progressi significativi verso una produzione sempre più sostenibile, aggiungendo ad essa buone abitudini anche nella vita in ufficio.
È stato però anche l’anno delle novità.
Dopo un lungo processo di ideazione e sperimentazione, nel giugno 2023 abbiamo imbottigliato la prima annata del nostro Velata Perricone. Questo vitigno unico, meno conosciuto rispetto ad altri, ha una storia radicata nell’antichità dell’isola. L’origine del suo nome sembra riferirsi al termine dialettale tipico del trapanese Pignatidare che indica le argille rosse utilizzate per produrre le pignàte, le tradizionali pentole di terracotta. Il riferimento all’argilla non è casuale, infatti il Perricone si trova proprio a suo agio su terreni forti e argillosi. Il nostro Velata Perricone, lanciato sul mercato a Settembre 2023, al naso sprigiona sentori di mora, liquirizia e cacao che si incontrano con note di caffè, ciliegia nera e cannella. È un vino ideale per chi ama i rossi strutturati ed è l’emblema dell’autenticità e il carattere della Sicilia.
Il 21 marzo 2024, giorno dedicato all’arrivo della Primavera, abbiamo lanciato con grande orgoglio il primo Rosè da uve 100% Nero D’Avola.
Lia, questo il suo nome, si ispira ad uno dei personaggi dei Malavoglia, i cui tratti distintivi, costituiti principalmente da estrema sensibilità e bellezza, li ritroviamo in questo vino dai sentori tropicali e dalla bassa gradazione. Lia ti avvolge con le sue note di fragola e mango, di menta e pepe rosa ed è il partner perfetto degli aperitivi estivi. Accompagna bene piatti piccanti, insalate di frutta esotica e crudo di gamberi. Questo nuovo rosé va ad aggiungersi alle cinque bottiglie della linea Wine Art.
Un’altra novità riguarda il restyling delle due etichette della linea Terroir. Una bottiglia più alta, un’etichetta più raffinata e solo vitigni in purezza.
Il Diornu, 100% Inzolia, si presenta con un sole stilizzato, al contrario, Disira, 100% Syrah, mostra in etichetta la luna, rimarcando l’immaginario evocato dai loro nomi.
Insomma ogni anno il mondo del vino si dimostra complesso e in evoluzione, ma questo non ci demoralizza anzi è per noi una fonte di ispirazione per volgere lo sguardo verso nuovi orizzonti.
Guardando al futuro, siamo pronti ad affrontare le sfide che ci attendono e ad esplorare nuove opportunità, continuando a trasmettere la nostra passione attraverso ogni calice.