Pesto alla trapanese: origine, caratteristiche e abbinamento

Come nasce il pesto alla trapanese? Quali sono le sue caratteristiche? Quale vino abbinare?
Questo mese daremo risposta a queste domande, portandoti alla scoperta di un piatto tipico del nostro territorio.

 

Come nasce il pesto alla trapanese?

Il pesto alla trapanese è uno dei frutti della contaminazione di culture diverse che da secoli ha arricchito la nostra isola. Contaminazione di culture che proprio nella provincia di Trapani, nell’estremo ovest della Sicilia, ha avuto la loro massima espressione.
Proprio qui sono sbarcati in primis gli arabi (a Mazara del Vallo), che per tre secoli hanno forgiato e arricchito con le loro innovazioni agricole la Sicilia.
Proprio a Trapani sono sbarcati gli Spagnoli, che hanno dominato ed influenzato la regione per oltre cinque secoli, così come gli “Italiani”, che da Marsala hanno dato il via al processo di unificazione nazionale.

Il pesto alla trapanese, in particolare, lo si deve all’attività del porto di Trapani.
Qui spesso facevano sosta le navi genovesi nelle loro traversate verso l’Oriente.
I loro mercanti e marinai, per l’esigenza di conservare a lungo il cibo, portavano con sé le cosiddette “agliate liguri”: una salsa a base di basilico, aglio, olio, aceto e pinoli.
Successivamente, i marinai siciliani riadattarono quella che era la ricetta genovese con i prodotti a loro disposizione, in particolare pomodori e mandorle, oltre all’aglio rosso.

Caratteristiche del pesto alla trapanese

Il pesto alla trapanese è un pesto che si prepara a crudo; i loro ingredienti non hanno bisogno di essere cucinati.
Si tratta di un sugo cremoso che da un lato può essere servito come antipasto su delle bruschette, crostini o stuzzichini di pasta sfoglia. Dall’altro, può essere un ottimo condimento per un primo piatto, magari con una pasta fresca, anch’essa tipica del territorio: le busiate.

Si tratta di una pasta per certi versi simile ai fusilli, che viene tradizionalmente preparata attorcigliando la pasta su un ramo di buso, il fusto di una pianta della famiglia delle Graminacee. Questo tipo di pasta consente al pesto di aderire perfettamente alla loro superficie, creando un ideale connubio di sapori.

Consiglio: servi la pasta anche con una generosa grattugiata di ricotta salata o pecorino.

 

Con che vino lo abbiniamo?
La pasta con pesto alla trapanese ha di per sé un gusto intenso ed aromatico. In questo caso un vino che possa valorizzare il piatto va ricercato in un abbinamento per concordanza (abbiamo parlato di regole di abbinamento qui ).

Il gusto intenso e saporito del piatto lo si può apprezzare con un vino che si caratterizza per aromaticità, che va a bilanciare la componente saporita della pietanza, e anche da una certa mineralità.

Tutte caratteristiche che portano ad uno dei vini più identitari di Baglio Diar: Selene, il 100% Grillo DOC Sicilia.
Il vino è forse il più identitario di questa porzione della Sicilia, nonché il più amato della nostra selezione di vini biologici, e non a caso gli è stato attribuito il più alto standard qualitativo, la DOC (Denominazione di Origine Controllata).
Per avere un vino a marchio DOC, infatti, bisogna sottostare ad un più rigido disciplinare, limitando rese per ettaro e rese di uva in vino, giusto per dirne due. Tutto ciò con l’ostinato intento di esprimere tutta la bontà di cui può essere capace questo vitigno, nato a fine ‘800 da un incrocio tra Catarratto e Zibibbo.
Il nostro Grillo Selene, che nel corso degli anni di vita di Baglio Diar è già riuscito a far incetta di premi (nel 2024 medaglia d’argento Mundus Vini e di bronzo Decanter, oro al Concours Mundial de Bruxelles nel 2023) è un bianco semi-aromatico che nasce sui suoli sabbiosi vista mare di Mazara del Vallo.
Un vino che, con i suoi profumi di frutta tropicale e macchia mediterranea, insieme al suo sorso fresco e sapido ed i suoi 13 gradi alcol, rappresenta un perfetto partner di abbinamento al pesto alla trapanese.