IL LEADER NON È CHI COMANDA MA COLUI CHE ISPIRA LA SQUADRA E NE OTTIENE IL RISPETTO

In un team di lavoro sono presenti diversi ruoli ed anche se alcuni di essi risultano più importanti in realtà non avrebbero lo stesso risultato senza altri di apparente minore rilevanza. Una squadra perfetta per dirsi tale dovrebbe essere fatta da persone che lavorano nel rispetto reciproco, con dedizione e umiltà. Tre valori scontati all’interno di un gruppo coeso ma molto rari se interpretati anche da chi ne è a capo.

Quando un lavoratore vede che il suo titolare è il primo interprete del lavoro assegnato, infatti, oltre a rispettarlo per la sua posizione ne apprezza l’integrità e la dedizione prodigandosi più volentieri nello svolgimento del suo ruolo.

Biagio Di Girolamo, 57 anni, titolare di Baglio Diar, da ormai più di 40 anni è impegnato a lavorare nei vigneti di famiglia per la produzione del suo vino. Persona instancabile e generosa, Biagio affronta la vita e il lavoro con gli stessi valori che lo contraddistinguono: umiltà, rispetto e resilienza.

In tutto questo tempo Biagio ha sempre avuto dei collaboratori ed alcuni di loro, anche per merito della sua persona, sono legati all’azienda da più di 10 anni. Nel 2012 c’è stato l’ingresso in azienda più voluto e atteso da Biagio, quello di suo figlio Nicola che appena completato gli studi, a soli 18 anni, si è lanciato sulle orme del padre.

Oggi, insieme, gestiscono un’azienda di 120 ettari con dieci operai. Sveglia tutti i giorni alle quattro della mattina, raduno con gli operai e partenza con il mezzo aziendale verso i vigneti per poi tornare di nuovo insieme nel tardo pomeriggio. Biagio e Nicola amano dire che “tutti fanno tutto” e non ci sono capi ma solo persone con più o meno esperienza che appunto nel loro caso non genera vantaggi ma tutt’altro. Infatti Biagio e Nicola si dedicano spesso ai lavori più delicati e difficili, monitorano il lavoro degli altri pronti ad intervenire e sono sempre i primi a tornare in vigna se necessario fuori dall’orario standard di lavoro, compresa la domenica. Per i Di Girolamo il lavoro non è un peso ma un privilegio perché fanno ciò che amano nel bene del futuro della propria famiglia.

Da qualche anno Biagio ha lasciato a Nicola le responsabilità gestionali del lavoro affinché direzioni l’azienda verso il proprio futuro come meglio crede. Questo è un atto di amore e fiducia verso il figlio che Nicola sta interpretando con il massimo dell’impegno nonostante i suoi ventisette anni. Certo, lavorando con la natura, gli imprevisti sono una costante, le insidie sono dietro l’angolo e ogni giorno può essere diverso ma la strada intrapresa sembra quella giusta.

Infatti Nicola affronta i crescenti impegni aziendali con una calma e una determinazione rara per la sua età e Biagio si impegna con la laboriosità e l’umiltà tipica di un giovane.

Con tanta cooperazione e abnegazione, Biagio e Nicola non hanno bisogno di perdere tempo in comizi, rimproveri o celebrazioni con i loro operai che, a loro volta, svolgono al meglio il proprio lavoro non per la paura ma per la stima e l’ammirazione che provano verso i propri titolari.

Credendo in ciò che si fa con perseveranza di norma porta a dei risultati ma una volta raggiunti non tutti, presi dal potere e dall’orgoglio, riescono a mantenere i valori che li hanno portati fino a lì. Baglio Diar, invece, si ispira alla famiglia da cui proviene e percorre la sua strada con resilienza, passione e umiltà valorizzando ciò che ha senza accontentarsi mai.

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